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La realtà alternativa di Francesco Visalli
Nelle grandi tele colorate l’altra umanità
di ZOE BELLINI
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REALTà ALTERNATIVA

CHIOSTRO DEL BRAMANTE
Arco della Pace

dal 5 Agosto al 10 Settembre 2011

PREVIEW
5 Agosto 2011

A CURA DI
Giovanni Faccenda

CRITICA DI
Giovanni Faccenda

CATALOGO
Editoriale Giorgio Mondadori

REALTà ALTERNATIVA @ CHIOSTRO DEL BRAMANTE – ROMA

Dopo le mostre di Londra e Berlino la Realtà Alternativa dell’artista Francesco Visalli, torna nella città da cui tutto ha avuto inizio. Fieri di essere ospitati in uno degli spazi espositivi più belli e prestigiosi della capitale: il Chiostro del Bramante. Bello per la mano che un giorno lo pensò. Prestigioso per le innumerevoli personalità che prima di noi sono passate e che dopo di noi seguiranno.E quindi si torna a Roma a fare lo spettacolo dell’arte, può sembrare uno spettacolo statico ma non è come sembra! Anzi quando penso a questa mostra mi vengono in mente gli elefanti. E i trapezisti.E i nani. E anche alla donna cannone. Quando vedo questa mostra la immagino con un tendone da circo intorno. Niente è fermo se è la fantasia che ti porta. E io ne ho viste di facce fregate dal tempo sospese negli equilibri dei funamboli. E non erano poi distanti dalla facce dei personaggi incastrati nelle visioni dell’artista. In comune c’avevano quegli occhi appesi, chi sul filo, chi nella tela. Davanti alle opere di Visalli spesso mi chiedo del dopo. E dopo? Le sue immagini sembrano come un grido in cerca di una bocca. Se solo si potesse vedere, poi, il funambolo arrivare, scendere e salutare il pubblico. Sarebbe almeno liberatorio. E invece puoi entrare dentro alle viscere di ogni tela, vedere che tutto si muove e alla fine scoprire che il dopo è precluso. E’ il movimento di certi carillon, di certe scimmie col tamburo. Movimenti di una realtà che diventa alternativa al pensiero ma immobile all’azione. E dopo? Qui è il centro dell’opera di Visalli. Qui è il circo, fregato anche lui da un colpo di tosse che lo ha reso attimo. E tutti quelli lì a guardare. Che non capiscono ma gli manca qualcosa. Un finale. Gli manca il finale!Perché la donna cannone la devi sparare per poter accendere l’incanto. Ma la devi vedere tornare per chiudere il sospiro. E poi battere le mani! Non ci sono applausi per queste opere. Perché queste opere sono sospiri troppo a lungo trattenuti. Ci vorrebbe un finale per non morirci soffocati. Ci vorrebbe qualcuno che ad un certo punto batta le mani. E così, forse, liberarsi. E così, forse, rendersi conto che è proprio nella mancanza l’arte di Visalli. Che la sua grandezza è nell’assenza del momento dopo. Che la sua donna cannone rimane a mezz’aria e lì è inutile chiedersi se soffiarle aria sulla ciccia servirà a qualcosa. L’inutilità dell’utile, come in una realtà alternativa.Intanto saremo a Roma, al Chiostro del Bramante, dal 5 di agosto al 10 di settembre, grazie alla cura di Giovanni Faccenda e al pennello di Francesco Visalli. Per vedere ancora se la magia dell’arte troverà occhi nei quali consumarsi.

 

 

VIDEO CON SERVIZIO DEL TG3