La prima operazione che ho compiuto, è stata quella di ridisegnare l’opera originale rispettando millimetricamente le dimensioni, il disegno, la geometria, la larghezza delle linee. Cosa che ho eseguito anche sulle altre 46 opere trattate.

Il primo passaggio è stato, contestualmente, quello dell’ingrandimento e quello di suddividere l’opera originale in due componenti principali: il reticolo geometrico ed i piani di colore.

Questo mi ha portato a dare una sorta di tridimensionalità alla composizione. Ho immaginanto di distaccare dalla tela il reticolo geometrico, unitamente ai piani di colore nero, e di vederne proiettata l’ombra sul piano sottostante, il quale mantiene le partizioni nei colori originali.

Il passaggio successivo è stato quello di invertire l’opera, ribaltarla specularmente e ciò che mi è apparso non è stato il telaio del quadro od il retro della tela, bensì lo stesso disegno con i colori opposti: il nero diventa bianco e viceversa; il rosso, verde; il giallo, violetto; il blu, arancio; i neutri grigi, diventano neutri grigi opposti secondo la loro scala cromatica. Ossia un grigio molto chiaro che ha per l’80% bianco e 20% di nero, diventa un nero con il 20% di bianco e così via.